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Progetto Bruco Gospel Choir2018-06-25T15:37:26+01:00

Progetto Bruco Gospel Choir

“chi sa Guardare e catturare magici momenti con la fotografia sa anche Ascoltare oltre una voce e tendere la mano per Aiutare chi ha bisogno”

Questa citazione di Cristina De Tullio rispecchia perfettamente l’idea che ha dato luce a questo progetto, Cristina oltre ad essere la nostra vicepresidente, dedica tanto tempo ed energie per iniziative ed eventi benefici e di solidarietà.

L’occasione e l’idea

Nel 2011 Cristina De Tullio programma un concerto benefico al Teatro Smeraldo di Milano, organizzato come iniziativa di fondi fund raising in favore dell’”Associazione Aldo Perini” o.n.l.u.s. creata per esplicita volontà di Aldo Perini alla fine del 2006 con l’obiettivo di sostenere attraverso progetti concreti gli ammalati di Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA). Il ricavato del concerto è  stato interamente devoluto all’Associazione Aldo Perini o.n.l.u.s. con l’obiettivo di sostenere attraverso progetti concreti gli ammalati di Sclerosi Laterale Amiotrofica.  Riempire i 1600 posti a sedere del bellissimo Smeraldo di Milano non è stata cosa da poco. Il coro Bruco Gospel Choir raccolse la sfida, in aiuto la partecipazione straordinaria di Cheryl Porter, star internazionale della musica gospel acclamata da pubblico e critica di tutto il mondo.  Il titolo della serata: “100Minuti per un futuro migliore”, non ha bisogno di essere spiegato.

Ed è in questa occasione che conosciamo gli amici del Bruco Gospel Choir con i quali proseguirà una bella ed intensa collaborazione.

L’obiettivo

L’obiettivo era raccogliere materiale fotografico e video per immortalare un evento memorabile ed unico. Per molti di noi era la prima occasione per ascoltare questo genere di musica, non avremmo immaginato di rimanere colpiti e coinvolti così dall’energia positiva del Bruco, very gospel power!

A quella indimenticabile esperienza è seguita una serie di altri concerti negli anni a seguire:

  • nel Settembre 2012 – il “Gospel in progress” nella Chiesa Santa Maria di Assago, con le ACLI di Assago e Omar Turati abbiamo preparato serate di sensibilizzazione alla tematica sulla SLA.
  • nel Gennaio 2013 – “The Eternal Praise…Live!” al Teatro San Babila di Milano
  • nel Maggio 2013 –  “This way up” Teatro Giovanni XXIII di Cusano Milanino, due concerti per la registrazione del nuovo cd che uscirà nell’autunno

Emozioni e desiderio

Ogni concerto, ogni voce, ogni brano ci regalava nuove emozioni, non è l’adrenalina che può darti un concerto rock, forte quanto effimera, questa musica raggiunge l’anima, nel profondo anche se è la prima volta che l’ascolti, un energia e una gioia difficile da definire a parole, forse saremmo riusciti a farlo attraverso la nostra fotografia.

 

Sviluppo del progetto

Questo progetto si è articolato dal primo reportage del concerto del 2011 fino al 2013 anno in cui si concretizza nella pubblicazione della cover e del booklet del nuovo cd “This way up”.

Shooting

Dal 2011 al 2013 abbiamo immortalato 4 concerti del Bruco raccogliendo sufficiente materiale fotografico per dare vita alla copertina e al booklet del nuovo cd.
Si potrebbe pensare che sia semplice fotografare un concerto gospel ma non lo è affatto.

Una delle difficoltà tecniche è dovuta alla bassa luminosità della scena, sicuramente adatta allo scopo ma troppo fievole per le riprese fotografiche, ne consegue la necessità di scattare ad ISO molto alti, cercando di utilizzare ottiche luminose, si sceglie spesso di utilizzare una modalità di esposizione completamente manuale, sottoesponendo leggermente per non perdere dettaglio in caso in cui ci sia qualche temporaneo aumento di luminosità.

Un’altra difficoltà tecnica è dovuta alle dimensioni considerevole del corpo corale e la presenza spesso fastidiosa dei microfoni e di tutti gli apparati dell’impianto audio che occultano i soggetti e complicano non poco le inquadrature. Oltre a questo occorre tener presente che è d’obbligo recare il minor disturbo possibile, anche il semplice click dell’otturatore può essere facilmente distinguibile in certi frangenti, serve quindi prestare attenzione a questo aspetto e scegliere il momento più opportuno per confondere il rumore dello scatto quando il volume audio cresce.

Spesso ci si muove dietro le quinte tra cavi audio e luci, in spazi angusti ci si deve arrangiare per trovare un po’ di spazio, muovendosi con perizia e attenzione. Fotografare in questo contesto può sembrare complicato ed in fondo lo è ma è anche molto emozionante per il contatto diretto con la scena e con l’energia del palco, del pubblico. Sicuramente è il fascino che solo la fotografia di spettacolo può trasmettere anche a chi come noi è profano a questo genere.

Editing del progetto

Analisi di gruppo

Dopo la fase di postproduzione segue quindi la visione in sede di ogni singolo scatto raccolto, le difficoltà tecniche di ripresa e poi di postproduzione riducono notevolmente il numero di fotografie valide ma lasciamo che sia predominante la componente emozionale delle foto, una foto empatica anche se rumorosa e appena mossa può essere significativa ai fini del progetto.

Nella selezione serve un delicato equilibrio, il rigore tecnico non deve mai prevalere soprattutto in questo contesto dove è predominante l’importanza di cogliere l’attimo e l’emozioni di quell’istante.

Post produzione

Durante un concerto si fotografa spesso e volentieri con un grande numero di scatti perché le condizioni di luce e di scena causano foto mosse, quindi anche chi è più restio alla scatto tende ad incrementare il numero di fotografie. Ne consegue una selezione molto critica e crudele prima di passare all’elaborazione dei file.

Uno dei principali problemi in quest’ultima fase è dovuto all’inevitabile presenza di rumore dovuta agli alti ISO, spesso le foto sono state scattate in sottoesposizione e quindi sarà necessario recuperare dettagli nelle ombre cercando di non incrementare il rumore. Un’altra ulteriore difficoltà è presentata dalla regolazione bilanciamento del bianco soprattutto in presenza di luci di scena colorate, spesso la scelta migliore risiede nell’enfatizzare la tonalità di colore lasciando quindi la foto con il suo aspetto originale volutamente saturo del colore di scenografia.

Catalogazione

Raccolte le immagini di tutti i fotografi si procede alla catalogazione per genere con dei criteri che saranno utili al booklet del cd: viste d’insieme del coro, solisti, direttore, musicisti, foto dei particolari o dettagli di scena.

 

Progettazione del cd

Il lavoro di progettazione e impaginazione della cover e del booklet viene eseguita da Giovanni e Mauro con la supervisione degli amici del Bruco. Ed è subito evidente che il lavoro d’impaginazione del booklet è tutt’altro che semplice soprattutto perché sono ben poche le foto che si adattano alle esigenze grafiche: lasciare gli spazi per i testi, fondere insieme diverse immagini. I protagonisti che dovranno figurare sono tanti ma purtroppo il numero ristretto di pagine a disposizione richiedono uno sforzo particolare per soddisfare le esigenze di tutti.

Per la creazione della cover si procede secondo le indicazioni e le preferenze del coro che ha sempre utilizzato come filo conduttore le mani dei coristi rivolte al cielo, è sempre stato il motivo… Tra fase di bozza, le diverse revisioni e lo stadio finale occorre quasi un mese di paziente e frenetico lavoro prima di vedere alla luce il risultato, il cd va in stampa, su questo “This way up” ci saranno le nostre foto e come recita il titolo, questa “via” ci ha portato su…

BOOKLET CD “THIS WAY UP

Sfogliate il booklet per visualizzare tutte le pagine

Riflessione, la speranza

L’esperienza con il Bruco Gospel Choir ci ha arricchito, non solo dal punto di vista fotografico ma soprattutto umano, la musica ha il grande potere di essere un linguaggio universale senza tempo, senza confini, che arriva all’animo delle persone per comunicare valori positivi che possono ispirare le nostre azioni quotidiane. Ed è in questo senso che il gospel si dimostra un’autentica testimonianza di vibrante e sentita condivisione, di preghiera appassionatamente partecipata. Una preghiera per chi ha bisogno di aiuto, di solidarietà, di misericordia.

Abbiamo conosciuto il mondo della solidarietà delle misericordia,  un organizzazione di volontariato straordinaria che si propone come obiettivo il sostegno agli ammalati di Sclerosi Lateriale Amitrofica (S.L.A.). l’Associazione “Aldo Perini” Onlus. Abbiamo conosciuto il progetto “Solo libera l’Anima (S.L.A.) che prende il mone dall’ononima canzone di Omar Turati, dal 2003 affetto da S.L.A., un progetto che vuole contribuire alla sensibilizzazione su vasta scala in relazione a questa devastante patologia per l’avvicinamento di molti alle persone che soffrono. Abbiamo conosciuto delle persone straordinarie, che ci hanno insegnato, ci hanno emozionato, ci hanno  “liberato l’anima” !

Se dovessimo trovare una parola per definire questo progetto, questo incontro, non ci viene altra parola più efficace di “speranza”. Quando la passione incontra la solidarietà nasce un messaggio di speranza, di fiducia per il futuro.

Ci piace concludere questa nostra riflessione con un breve messaggio di Omar Turati, parole scritte con l’anima, che ci hanno emozionato e onorato. Grazie Omar!

“Cari/e amici/amiche di “Foto in Fuga” c’è un problema … Mi sono innamorato della vostra abilità di “emozionare con la luce”….. ”
(Omar Turati autore de “Solo Libera l’Anima)

I concerti

I concerti non sono stati solo l’occasione per produrre il materiale fotografico per il progetto ma sono stati soprattutto l’occassione per conoscere e lasciarsi trasportare dalla musica e dalla emozioni. Momenti gioiosi da immortalare, ricordare, riascoltare. L’incontro con la magia e l’energia del Bruco Gospel Choir.

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