Giorno della Memoria – streaming
VITE SEGNATE VOCI SOSPESE – Live streaming
Giorno della Memoria streaming – Non potevamo arrenderci all’idea di dover rinunciare al nostro consueto contributo per il giorno della Memoria. Le restrizioni dovute alla pandemia non ci hanno permesso di presenziare e poter organizzare un evento dal vivo, abbiamo così provato per la prima volta la possibilità di raggiungere il pubblico attraverso una diretta streaming. Sebbene l’appuntamento online non può restituire la stessa empatia ha il grande pregio di poter essere raggiunto ovunque e in qualsiasi momento. Siamo quindi lieti di essere riusciti nell’intento di veicolare il nostro messaggio, raccontare la nostra esperienza.
Abbiamo presentato, con voce narrante, immagini fotografiche e pensieri che nascono dalla visita, il campo di Auschwitz e Birkenau.
“Vite segnate, voci sospese” è il titolo del progetto che ha dato vita ad un libro fotografico. Un viaggio nella memoria raccontato attraverso gli interventi di chi ha vissuto l’esperienza diretta di visitare quei luoghi da uomo libero, un incontro con chi ha realizzato il progetto che ha dato vita a questo libro.
Un ritorno sui luoghi di due dei più famigerati campi di sterminio nazisti con scatti di grande impatto emotivo raccolti nel libro “Vite Segnate, voci sospese” che: “vuole avvicinare ai luoghi che testimoniano la barbarie umana che ha cancellato milioni di vite, ‘vite segnate’. Luoghi che conservano mille voci che parlano da ogni mattone e da ogni legno: senza più voce, ‘voci sospese’”.
Visitare Auschwitz e fotografare con consapevolezza in questi luoghi è senza dubbio un’esperienza che ti cambia interiormente, a patto di saper guardarsi dentro.
Inizia così un percorso che inizia nel silenzio di Auschwitz ma che non conosce fine.
Ringrazio gli amici con cui ho condiviso questo viaggio, ringrazio Cristina e Luigi per aver organizzato ogni cosa, ringrazio gli amici del fotoclub che nonostante non siano venuti con noi hanno partecipato attivamente allo sviluppo del progetto VITE SEGNATE VOCI SOSPESE.
Se ripenso a quell’esperienza non posso far a meno di ricordare che nulla sarebbe stato lo stesso senza l’incontro e le parole di chi ci ha accompagnato in questo difficile percorso: Ewa Togneri, la nostra guida. A Lei va la mia/nostra gratitudine per ogni sua parola, per i suoi silenzi, per aver dato voce a questo luogo e soprattutto per ogni riflessione che ha scolpito nella nostra coscienza un solco indelebile.
“Non ho speranza perché vedo che l’uomo continua a ripetere gli stessi errori” (cit. Ewa Togheri – la nostra guida ad Auschwitz Birkenau)
Comprendo i timori di Ewa ma perchè non sperare nelle nuove generazioni ? Tocca a noi trasmettere la memoria di Auschwitz e abbattere il muro dell’indifferenza soprattutto dentro noi stessi.
Per chi vuole approfondire: