Miniera di Wieliczka – Polonia

The Abyss

PFPF (Piccoli Fotografi Polacchi Fuggiaschi) …
in viaggio alla miniera di Wieliczka


Per i PFPF (Piccoli Fotografi Polacchi Fuggiaschi) non ho scelto l’affollato percorso turistico ma qualcosa di un tantino più avventuroso. (Cristina)

Miniera di Wieliczka
Miniera di Wieliczka

Ci sono stati Copernico, Goethe, Mendeleev e persino Wojtyła … Il nome è abbastanza difficile da pronunciare, il suo sottosuolo nasconde una delle più antiche miniere di sale, talmente affascinante ed importante che l’Unesco già dal 1978 l’ha dichiarata Patrimonio dell’Umanità. Quest’anno poi ha raggiunto anche un record: il maggior numero di visitatori, più di 175.000, in tutta la storia del sito!

Domenica 17 novembre 2013 – Non possiamo assolutamente perderci questa chicca del nostro mini tour polacco ed ecco quindi che, coi nostri potenti mezzi a noleggio, ci muoviamo in direzione Wieliczka.

Arrivati all’accettazione e dopo un piccolo disguido poi risolto, ci raggiunge la nostra guida Kararzyna, una bella ragazza sorridente vestita con una tuta verde ed un caschetto rosso. Parla italiano molto bene e sembra molto simpatica.

Per i PFPF (Piccoli Fotografi Polacchi Fuggiaschi) non ho scelto l’affollato percorso turistico ma qualcosa di un tantino più avventuroso.

Sotto la supervisione di Kararzyna ci rechiamo all’ingresso del pozzo minerario Regis, il più antico. Prima di affrontare il nostro percorso a ognuno di noi viene data una tuta di protezione, una torcia, un respiratore, un casco con lampada frontale ed un badge (alcune espressioni cominciavano a sembrare preoccupate!!)

Lasciamo ciò che non serve negli armadietti tenendo al collo solo le “bambine digitali”.

Foto, risate e facce buffe tra noi a vederci agghindati a quel modo…

La prima discesa ci porta a -30 mt. Ragazzzzzzzzzzziiii!! Davanti a noi si apre un corridoio molto buio, illuminato solamente dai fasci delle luci frontali.

Ovunque la luce buca quel nero appare il luccichio dei cristalli di sale che sono dappertutto, Sale incastonato nella roccia come pietra preziosa, sale che fiorisce a mo’ di cavolfiore dalle crepe della roccia, sale che riveste completamente gli enormi tronchi di legno e ne disegna i nodi dell’età.. sale nell’aria fresca che ossigena la miniera e se passi la lingua sulle labbra già lo senti.

E’ bellissimo, è divertente, è un’esperienza che siamo entusiasti di fare anche se far foto qui non sarà per nulla facile.

Katarzyna assegna ad ognuno di noi un compito e come una magia diventiamo carpentieri, esperti di mappe, controllori della qualità dell’aria…veri minatori! 🙂

Il percorso si alterna con pause dove la guida ci racconta la storia della miniera; uomini e cavalli che hanno lavorato senza soste per estrarre il preziosissimo salgemma.

Anche noi, come minatori DOC, abbiamo qualcosa da fare:

  • segare tronchi (che ridere!!) che poi verranno usati per rinforzare la struttura delle gallerie;
  • verificare la sicurezza di alcuni tunnel;
  • spingere (e deragliare) un carrello pieno di sale (ma quanto pesa!!!!);
  • o frantumare con mazzetta e scalpello i massi di sale (non avrei mai immaginato fosse così duro il sale!)…

E’ un gioco in un luogo con una storia millenaria e, anche se fra noi non ci sono bambini, ci stiamo divertendo tutti come matti 🙂 La nostra discesa continua, raggiungiamo i -110 metri sotto terra. I gradini per scendere non finiscono più. E’ incredibile.

Attraversiamo corridoi che sembrano ricoperti di glitter, incrociamo passaggi semi crollati che fanno un po’ pensare…la miniera è viva, si sente mentre la percorri.

Non manca nemmeno la simulazione di un’esplosione, un buffo scherzo di Katarzyna per ravvivare ulteriormente il clima. Mentre cammini è inevitabile pensare alle persone che hanno lavorato lì e ai loro animali senza i quali non avrebbero potuto spostare i pesanti cilindri di salgemma.

Cammina cammina, commentando e sorprendendomi per tutto quel che vediamo, raggiungiamo una sala molto grande, bellissima. Nel centro del soffitto altissimo a cupola, penzola un lampadario enorme…è tutto fatto di cristalli, cristalli di sale, magnifico!!! Katarzyna ci spiegherà che questa è solo una delle sale presenti nella miniera, in alcune addirittura si tenevano concerti.

Con l’espressione soddisfatta stampata sul viso di tutti ci dirigiamo verso l’uscita.

Un’avventura così non può che concludersi con… “il salto del minatore”! Saltare, da un predellino, una sorta di grembiule in pelle…solo dopo questo rito saremo “veri minatori” 🙂 con tanto di pergamena e foto 🙂

Salutiamo la nostra compagna di avventura e ci complimentiamo con lei per questa visita, davvero davvero bella e divertente.

Nei nostri armadietti riprendiamo i panni dei turisti pronti alla partenza.

Ci spiace un po’ dover andare via ma ripartiamo soddisfatti di questi giorni, ripartiamo con mille emozioni nel cuore da condividere , da raccontare a casa e agli amici del fotoclub…

… e quindi uscimmo a riveder le stelle.

I fuggiaschi nell’abisso

In queste discesa al centro della terra hanno partecipato:

  • Alessandro Pessina (fotominatore)
  • Adriana Coppola (minatrice navigatrice, la nostra bussola)
  • Giovanni Chiodini (fotominatore)
  • Elena Sisti (minatrice alle prime armi)
  • Giorgia Cremaschi (giovane minatrice)
  • Luigi Cremaschi (foto minatore)
  • Max Belloli (esperto minatore, il migliore!)
  • Ugo De Tullio (cineoperatore che riesce a riprendere anche al buio)
  • Alberto Zacchello (addetto ai carrelli)
  • Giuditta Felloni (minatrice da una vita)
  • Cristina De Tullio (la roccia! minatrice esperta con infradito)

…alla prossima avventura!

PFPF = Piccoli Fotografi Polacchi Fuggiaschi (fuggiaschi e certificati!)

Miniera di Wieliczka