Lago d’Arpy

Uscita fotografica a Colle San Carlo, il tempo dei giganti – 2014

«C’era una volta…Il tempo dei giganti, poi scomparvero; eppure di loro rimane qualcosa in più delle saghe, ancora oggi li testimoniano un dente solitario infitto in una consunta mandibola ed uno specchietto giustapposto per scorgere e scongiurare la prima carie sull’ultimo canino.»

Sabato 25 Ottobre 2014

Mauro: «C’era una volta…Il tempo dei giganti, poi scomparvero; eppure di loro rimane qualcosa in più delle saghe, ancora oggi li testimoniano un dente solitario infitto in una consunta mandibola ed uno specchietto giustapposto per scorgere e scongiurare la prima carie sull’ultimo canino.

Che il titano resti assopito con la mascella abbassata nel rilassamento e che non muova lo specchio, perché a noi l’effetto del dente e della mandibola riflessi affascina di possanza, equilibrio e rara bellezza.

Questa è la nostra escursione fotografica al Lago d’Arpy, delizioso bacino di limpidissime acque raccolto in una conca in prossimità del Colle San Carlo ed affacciato verso le eleganti vette delle Grandes Jorasses e del Dente del Gigante osservate dal versante meridionale della Valle d’Aosta.

A sua corona pascoli accesi di giallo e di porpora autunnali nonché larici coperti di pagliuzze dorate gareggeranno in vanità con i propri riflessi e con quello dei ghiacciai, le cascate del torrente emissario ed i turbini dell’immissario danzeranno allegramente, con un soffio di fortuna la stella polare terrà ordinata la volta celeste fissando al di sopra della alte montagne la rotazione del firmamento…»

Marilù: «Anche quest’anno siamo stati fortunati, …per il nostro appuntamento autunnale con i colori dell’autunno abbiamo avuto due giorni di tempo benevolo, anche se i larici intorno al lago, per il vento dei giorni precedenti, avevano perso molti aghi!

Siamo arrivati a destinazione a metà mattinata : Gio, Serena, Gualberto, Mauro, Marilù , Fulvio con la sua famiglia e anche Carlo con un’amica ….

Il sentiero che portava alla nostra destinazione era veramente facile ed accessibile e camminare su quel tappeto di aghi dorati una vera meraviglia…non sono certo mancati gli spunti fotografici.

Una volta a destinazione abbiamo pranzato al sacco in riva al lago, e il sole ci ha riscaldato. Un oasi di pace, ci mettiamo tutti su un grande masso accanto al lago e con il sole che ci bacia in fronte, scattiamo una bella foto di gruppo per ricordare questo momento magico.

Questa è la zona del massiccio del Monte Bianco, che è veramente imponente, bellissimo e lascia davvero senza parole: per un po’ di nuvolette non siamo riusciti a vederlo specchiato nelle acque del lago di Arpy, ma Gualberto, che il giorno dopo è tornato al lago ha potuto vederne l’incanto riflesso…quindi nel pomeriggio siamo rientrati e ci siamo rilassati all’albergo che ci ha ospitati per una cena con polenta e dintorni …

Gio e Serena invece sono rientrati in città…i più mattinieri, cioè Gualberto e Mauro, sono andati a fotografare, da un belvedere spettacolare, l’alba di una giornata meravigliosamente soleggiata….belvedere che Marilù e Fulvio con la sua famiglia hanno raggiunto con più calma dopo una abbondante colazione….e nel bosco Fulvio, con la complicità un po’ di tutti ha reinterpretato la fiaba di Cappuccetto Rosso…

E’ poi arrivato il momento di tornare ….senza però dimenticare di fermarci a prendere un assaggio di fontina.

Una bella gita…per fotografare, per stare nella natura, per vedere un posto nuovo, per stare in buona compagnia.»