Fotografare risaie e castelli

a fotografar riflessi, ruderi e Castelli

La casa sua il signore di Proh
l’ha costruita sull’acqua

e ancora lei rimane là
e guarda passare gli anni…

Fotografare risaie e castelli , uscita fotografica a a fotografar riflessi e castelli.

“Passarono i celti, rimasero i monaci”

Uscita fotografica a cura del nostro bravissimo fotografo paesaggista Mauro Tondelli.

«Una mattinata a fotografar riflessi ci ha portato ai piani allagati con l’acqua irrompente dal Monte Rosa, le prime distese che il fiume Sesia, presto per fotografare la silhouette dei ruderi di una sperduta chiesa, mentre il Sole prende slancio dal suo affaticato campanile; a luce irrobustita, abbiamo tentato di scoprire quale comunità di fedeli intoni i suoi canti dalle cortine d’edera che avvolgono l’edificio e ricreano l’ombra della navata perduta, quali pigolanti campanari abbian nidificato nell’ossatura pencolante della torre, quali bagnanti ozino nelle poco profonde piscine all’intorno procacciandosi la colazione.

Con comodo, ma ancora con la nostra stella abbastanza bassa così che n’illumini la facciata orientale, ci siamo poi recati ad un vicino Castello, edificio medievale e di viscontea memoria oggi abbandonato ed ammirabile solamente dall’esterno, probabilmente una dimora più di delizie che di guarnigione d’armi».

fotografare risaie e castelli

«A tanto tempo dalle galanterie di corte ne abbiamo colto la vanità narcisistica delle torri e torrette sorprendendole allo specchio da Nord, ed anche dai suoi pressi abbiamo prestato attenzione ai taciturni e schivi cavalieri degl’ippogrifi cinerini, alle dame dalle candide piume sul pelo dell’acqua od al tiranno rapace che dall’alto scruta.

Soddisfatti, ma non completamente, dopo una una meritatissima colazione, ci siamo dedicati ancora qualche inquadratura alle rovine medievali che ne motivano il toponimo e – per i più golosi – abbiamo fatto visita allo spaccio dell’azienda che produce gorgonzola».

fotografare risaie e castelli

Le risaie erano in buona parte allagate ed in parte solamente imbibite, ma già seminate. Considerando la rapidità di crescita del riso non ci rimaneva molto tempo per andarci quindi abbiamo programmato l’uscita Sabato 11 Maggio, data per la quale le effemeridi indicavano la levata del Sole alle ore 6:00.

Suggerimenti per l’uscita: portare un treppiedi per le riprese all’alba e un paio di stivali, in alternativa un paio di “scarpacce da fango” da usarsi per muoversi fra i terreni infangati dei campi.

fotografare risaie e castelli

Coming soon – nuovo fotoalbum “Risaie e Castelli”