Focus On: Fotografia di nudo
Approccio ragionato alla fotografia di nudo
19 Maggio 2016 – Relatore: Maria Luisa Giussani
Furono i greci per primi a descrivere la bellezza di un corpo senza vestiti scolpendolo in immortali statue giunte fino a noi celebrando il vigore atletico e simbolicamente la perfezione estetica del corpo umano.
Un paio di millenni dopo la fotografia riprende l’iconografia della nudità e ne coglie e rappresenta gli aspetti più erotici e sensuali, Marilù ci ha narrato cosa è per lei la fotografia di nudo e il suo approccio a questo genere fotografico.
Il corpo: cosa trasmette e come viene percepito
Un corpo nudo non è un richiamo sessuale per forza.
Essere nudi è la condizione naturale, pacifica e serena di quando si nasce; i bambini non sono preoccupati di essere nudi, non se ne vergognano. Nudi siamo anche noi stessi, naturalmente.
Il corpo nudo può essere espressione di abbandono, paura, tranquillità, aggressività, dolcezza, debolezza, stanchezza, ecc… questo perché il linguaggio del corpo, che detiene oltre il 70% della comunicazione umana, è inequivocabilmente e assolutamente vero, difficilmente può mentire.
Il corpo è anche una macchina perfetta (?)
… già Leonardo e Michelangelo, artisti indiscussi, ritenevano importante conoscerlo, sapere cosa ci fosse sotto la pelle e come funzionasse, muscoli ed ossa ne sono l’impalcatura.
Il corpo è anche il “braccio esecutore“ e “contenitore”
Il corpo è anche il “braccio esecutore” e “contenitore” del pensiero e dell’anima, portatore di vita, e spesso è anche imperfetto esteticamente ma funzionale… o viceversa.
Il corpo come linea sinuosa
Il corpo come linea sinuosa che occupa spazio ed esprime bellezza, come nella ricerca della perfezione della forma in Mapplethorpe: il cerchio che contiene il corpo, la perfezione della natura incorniciata dalla perfezione della forma geometrica del cerchio ( già nell’”uomo vitruviano”), che è anche perfezione tecnica, considerando che viviamo in un mondo di meccanismi circolari.
Il corpo come oggetto di sentimenti ed emozioni
Il corpo come oggetto di sentimenti ed emozioni: viene guardato e vissuto dall’altro con una forte componente emotiva e di aspettativa. Ognuno proietta sul corpo nudo le proprie fantasie e visioni, guidate dalla propria esperienza e cultura, è molto difficile considerarlo un oggetto neutro ben sapendo che provoca passioni disparate.
Il corpo ambientato
Il corpo ambientato, come parte di una scena o del paesaggio: viene usato per raccontare una storia, che potrebbe essere più o meno verosimile, inventata o realistica che sia, ne resta protagonista come elemento di richiamo.
Essere nudi, cioè senza vestiti, significa non solo essere senza la protezione dei tessuti, ma anche senza uno strato di usi e costumi che determinano la struttura dell’ambiente in cui si vive.
Significa anche mostrarsi per quello che si è: è importante per il fotografo non percepire il nudo come una situazione di privazione, cioè la mancanza di qualcosa che copra, questo perché la “nudità” deve divenire “nudo”, cioè acquistare la pienezza di un simbolo, di arte.
Uno scatto che immortala un corpo che altrimenti sarebbe in movimento, e un corpo oltre il nudo non può andare, raggiunge un assoluto: non c’è più nulla da togliere, siamo all’essenziale.
Nella tradizione classica l’amore sacro è nudo, il corpo è il tempio dell’amore. L’essere umano viene accostato alla statua e ad un essere divino superiore. L’aspetto classico del nudo ce lo presenta come espressione di forza, salute, bellezza e tensione fisica: fotografare un corpo come una statua o una statua come un nudo.
Se partiamo da questi presupposti si può superare la barriera emozionale che si sviluppa davanti a un corpo nudo: riconoscere e accettare quello che le leggi naturali, molto potenti, evocano, aiuta a superare eventuali situazioni di blocco.
L’idea personale della foto: progetto
La prima cosa che succede guardando una fotografia di nudo è di dare un giudizio personale sul soggetto fotografato: difficilmente si riesce a staccarsi dai cliché predefiniti della nostra educazione e cultura. Certamente proporre un corpo giovane e ben proporzionato serve a mandare un messaggio estetico e di “salute vitale … ma il fotografo può anche usare il corpo come oggetto e pretesto per lavorare su forma e composizione, giocando con luci e volumi.
Oppure scegliere di mandare un messaggio personale, ricco del proprio pensiero e delle proprie idee, attraverso l’immagine del corpo perché la considera quella che rende più reattivo il pubblico: infatti ognuno di noi ha un corpo con il quale si ha un proprio e personale rapporto. Sicuramente, pur tenendo conto delle diverse culture, in questo caso, stiamo usando un approccio universale.
L’immagine di nudo dovrebbe essere percepita come una fotografia da giudicare per quanto ci emozioni. Quanto sia tecnicamente valida e la bellezza intrinseca del soggetto potrebbe venire in seguito ad una analisi più attenta.
Questo potrebbe verosimilmente essere valido per qualsiasi genere fotografico che non voglia essere didascalico e documento tout court.
L’immagine di nudo dovrebbe essere percepita come una fotografia da giudicare per quanto ci emozioni.
La fotografia pensata e ragionata è molto diversa da quella di occasione.
Ha quindi delle motivazioni più profonde e strutturate che riguardano la nostra capacità espressiva e la nostra personalità, la visualizzazione di schemi e ideali, di tradizione e cultura personale, di senso del colore, della forma e della composizione, di cosa è per noi bello e dell’emozione che ci suscita.
La domanda da porsi è: “che cosa voglio dire?” con una determinata fotografia.
Non corrisponde a tutta la verità dire: “è bella, mi piace … e basta!” Questo è più semplice che lo dica chi la guarda. Argomentarla è darle significato, ciò la fa diventare speciale, non tanto per gli altri, quanto per noi stessi.
Relazionarsi alla persona che si fotografa
La scelta della persona che si vuole fotografare nuda è molto importante e molto personale. La conoscenza e la relazione dovrebbe essere instaurata prima, non dopo che la si è fotografata. Il nudo, come il ritratto ha bisogno di “confidenza e fiducia”. Solo così gli interpreti (modella e fotografo) potranno ottenere un buon risultato fotografico,esprimendo il meglio di sé. Avremo così la tranquillità nel richiedere duttilità per le pose che desideriamo e non dovrebbe essere un problema ottenerle.
Teniamo presente sempre che siamo noi che conduciamo il gioco e dobbiamo avere una piena collaborazione del soggetto, in quanto la riuscita della foto dipende da entrambi, ma lo scatto e nelle mani del fotografo e quindi delle sue capacità di guidare la modella, a volte si sceglie una persona proprio perché riesce ad interpretare in maniera originale e personale una situazione o un luogo.
La fotografia di nudo è di fatto una creazione, non è qualcosa che si coglie al volo facendo raffiche di scatti, sta a noi comporla interagendo con un soggetto vitale e comunicando con precisione quello che vogliamo.
Il desiderio decantato di arrivare a scattare quella foto con quella determinata persona, mette in luce chiaramente lo sguardo d’amore che passa attraverso l’obiettivo… il nudo non è più solo un nudo ma anche un ritratto, l’espressione del viso, a questo punto, aggiunge un valore assoluto. Lo scatto ferma un momento sublime di totale accordo tra i due attori: fotografo e modella, da qui la pura arte che ne risulta.
Conoscere l’oggetto, in questo caso il corpo nudo e essere consapevoli di cosa comporta relazionarsi con esso, porta ad avere un approccio caldo ed umano, lontano dalle tecniche e dalla freddezza.
La foto di nudo è coinvolgente!!!
“fintanto che ho in mano la macchina fotografica non corro alcun pericolo”
cit. Berg Stern durante la sessione fotografica con la Signora Monroe.
Come rompere il ghiaccio
Per iniziare gradualmente con questo genere fotografico si può senza dubbio fotografare le parti del corpo normalmente esposte: le mani, le braccia, le spalle e il collo, gambe, caviglie e piedi, la schiena; cercando di coglierne la bellezza come parti integranti del corpo intero, che viene immaginato.
Vedere una parte del corpo nuda porta a immaginare che anche il resto, non visibile, sia nudo.
Quindi si incomincia a imparare a fotografare la bellezza di un gesto e di una posa, cercando di valutare la composizione, la risposta della pelle alla luce, linee, ombre e volumi.
La pelle e la sua risposta alla luce
Teniamo presente le variazione che la pelle può avere rispetto alla grana, che crea una maggiore o minore compattezza, la tonalità del colorito, imperfezioni, cicatrici, rughe, arrossamenti, ecc. Tutto questo deve essere tenuto in considerazione, soprattutto se pensiamo ad una foto in B/W.
Anche su questo argomento possiamo scegliere cosa fare: ottenere un forte contrasto scegliendo sfondi scuri per pelli chiarissime, o creare evanescenze con sfondi chiari… o decidere di giocare su tonalità degradanti di grigi, scegliere pelli scure da illuminare con luci intense o morbidissime.
Consideriamo anche le diverse modalità di illuminazione: Low Key, High Key, Infrarosso, contrasti netti, luci morbide e soffuse, luce dal basso o creare ombre profonde per drammatizzare, tutto dipende dal tipo di foto che vogliamo ottenere.
Per quanto riguarda le imperfezioni della pelle si potrebbe anche decidere di lasciarle, anzi usarle per valorizzare il corpo nella sua cifra di umanità: il nudo non è beauty per forza… In ogni caso la luce, se ben usata, insieme ad un obiettivo morbido, minimizza le macchie che la natura imperfetta ha messo sulla pelle… E se non siamo soddisfatti possiamo sempre intervenire in post produzione.
Difficoltà
La fotografia di nudo ha sicuramente delle difficoltà intrinseche, ma ne ha anche di oggettive.
Luoghi:
non sempre si trova facilmente una location per quello che si ha in mente… a meno che decidiamo per uno studio fotografico vuoto! Pensare di fotografare un nudo ambientato o in esterni può farci incontrare dei problemi nel trovare il luogo adatto e nell’avere il permesso di usarlo.
Illuminazione:
l’attrezzatura che potrebbe servire, se escludiamo di scegliere la luce naturale, magari non l’abbiamo a portata di mano, va pianificato bene cosa servirà.
Materiale:
adeguato per il set: a volte procurarselo non è cosa immediata, soprattutto se si vuole creare un ambiente d’epoca, etnico, ecc. …e serve aiuto per ben posizionarlo.
Modella:
non è semplice trovare la modella adatta alla foto di nudo che abbiamo in testa, potrebbe succedere che la persona che per noi sarebbe perfetta non sia disponibile a posare per noi, se invece si sceglie una modella professionista, il problema potrebbero essere i costi! Non è fondamentale che il corpo che fotografiamo sia perfetto, a meno che si voglia dare un messaggio estetico e di bellezza classica, di fisicità e salute: non possiamo certo usare un corpo sovrappeso e poco armonico… Eppure in ogni corpo c’è una parte di bellezza e qualche cosa che può essere comunicato.
Il volto nel nudo
L’effetto finale di una fotografia di nudo può essere determinato dall’espressione del viso del soggetto, che deve corrispondere all’ emozione che vogliamo, facilitando il messaggio.
Ottenere una particolare espressione da una persona non è cosa da ritenere scontata, anzi.
E’ importante arrivare ad una armonia tra la posa del corpo e il viso.
Anche chiedere una espressione “neutra” comporta una difficoltà intrinseca, in qualche modo il viso comunica sempre e personalizza. Per ovviare questo problema risulta più semplice ed opportuno. per ottenere la foto che vogliamo, escluderlo, o schermarlo, o non incrociarlo direttamente quando scattiamo.
La post-produzione di una fotografia di nudo
Ovviamente la post produzione di una fotografia di nudo segue le stesse regole di qualsiasi altra foto. Ognuno interverrà come ritiene corretto, con gli strumenti e le conoscenze che possiede, ciò che è davvero importante è avere scattato la foto che davvero avevamo in mente. Se vogliamo, potremmo seguire il consiglio di Berg Stern :
“a mio parere, una fotografia meno la si tocca e più conserva la propria forza”
In ogni caso con i potenti mezzi di oggi possiamo avvicinarci molto al risultato ideale che vorremmo, e che risponde alla nostra personale visione di fotografia e al messaggio che vogliamo comunicare.
Qui di seguito due esempi di post-produzione partendo da due file grezzi (raw) con conversione in bianco e nero (software utilizzato Adobe Bridge).
Conclusioni e riflessione
Possiamo affermare che il soggetto “umano “ è estremamente interessante.
Chi si vorrà cimentare in questo genere di fotografia, lo farà più facilmente tenendo presente i molteplici aspetti che la caratterizzano e cercando di aver ben chiara ”la propria idea di nudo”.
Quindi chiediamoci che cosa vogliamo fare:
- fotografare una modella facendola diventare la protagonista della nostra foto,
- oppure confezionare un calendario pornografico per camionisti,
- o raccontare una storia, o una denuncia,
- oppure farsi affascinare da linee e curve del corpo umano facendone un soggetto artistico e perfetto.
Il fotoclub ringrazia Marilù Giussani per questo approfondimento sulla fotografia di nudo, un mondo troppo spesso frainteso o trattato con superficialità.
WORKSHOP DI NUDO ARTISTICO “NATURAL YOGA”
Alcune delle foto di questo articolo sono state realizzate nel corso del workshop di nudo artistico “natural yoga” presso lo studio fotografico di Fulvio Massimo Villa a Saronno (relatore del workshop: il fotografo di fama internazionale Alberto Ph Still www.albertophstill.com )
Evento unico nel suo genere in tutta Europa, il workshop di nudo artistico “Natural Yoga” è un corso professionale di fotografia Reflex ed evento di Yoga per realizzare sopratutto fotografie artistiche di nudo femminile, pulite ed eleganti, più che foto sensuali, con le modelle di nudo che posano in esercizi Yoga.
Pensato proprio come un seminario evento di studio che sia davvero interessante, per unire spiritualità e luce, nudo e purezza, fotografia e bellezza, ed elevare e pulire la comprensione del nudo in fotografia.
Potete trovare ulteriori informazioni al seguente link: http://www.fulviovilla.com/workshop/workshop-di-nudo-artistico-natural-yoga/