Aurora Boreale
I colori dell’Artico: inseguendo le luci del nord

fotografare l’Aurora Boreale 

dove, come e quando, trucchi e segreti

FOCUS ON special guest Cristian Costa

I colori dell’Artico: inseguendo le luci del Nord

«Vedere danzare l’Aurora Boreale è il sogno di molti. Per alcuni è “almeno una volta nella vita”. Per chi vive all’interno del Circolo Polare Artico è, semplicemente, la normalità.

Vivere in Artico, non è semplice. Richiede adattamento al clima, tenacia e, tal volta, anche un pizzico di pazzia. Non è mai buio: quando il Sole di Mezzanotte lascia il suo posto alle stelle, il cielo si tinge di quel colore unico, intenso, meraviglioso che solo l’Aurora Boreale sa dare.

Verde, porpora, rosso, blu, sono solo alcuni dei colori che si possono osservare ammirando questo incredibile fenomeno che Madre Natura ha saputo donarci.

Vedere le Luci del Nord è un diritto ed un dovere morale e sociale».

Cristian Costa

L’incontro con il fotografo professionista Cristian Costa è stata l’occasione giusta per conoscere il mondo dell’Artico Norvegese, capire cosa l’Aurora Boreale rappresenta da un punto di vista scientifico, socio-culturale, ma soprattutto fotografico. I trucchi e segreti per poterla fotografare al meglio, nei meandri dell’Artico Norvegese, inaccessibili o alla portata di tutti,  a patto di sapere dove siano e come arrivarci.

Chi è Cristian Costa?

E’ stato un colpo di fulminecome se, in fondo, io e la Norvegia ci conoscessimo da sempre”.

Nato per un errore di consegna in provincia di Milano nella metà degli anni Ottanta, durante l’estate del 2002 approda casualmente in Norvegia, in quella che lui stesso definirà “la vacanza che mi ha cambiato la vita”.

E’ stato un colpo di fulmine “come se, in fondo, io e la Norvegia ci conoscessimo da sempre”.

Curioso, sognatore, condivide le briciole di bellezza di cui il mondo, è fatto.
Nell’estate 2004 ci ritorna ancora, così come nel 2008 ma questa volta durante il lungo inverno dove assiste per la prima volta nella sua vita al fenomeno dell’Aurora Boreale, cosa che lo segnerà ulteriormente facendolo desistere dalla sua attività di antropologo e spingendolo a diventare fotografo a tutti gli effetti.
Nel 2012 decide di trasferirsi per l’inverno a Tromsø, città che lo aveva già visto studente universitario per un semestre nel 2008 e cercare lavoro come fotografo, cosa che riscuote un discreto successo sia dal punto di vista lavorativo che personale.

Dal 2014 vive 10 mesi l’anno a Tromsø, dov’è impegnato nell’attività di fotografo e videomaker esperto in landscape photography, astro photography e realizzazione di video in real-time dell’Aurora Boreale.

Nell’arco di questi anni ha raccolto più di 12TB di fotografie sulle Aurore e non ne ha due immagini identiche. Nei ritagli di tempi tiene workshop di fotografia ed è Travel leader su tutta la Norvegia.
Ha all’attivo alcune pubblicazioni come “Al di là della Norvegia: una storia di pescatori” e “Aurora: miti e leggende delle Luci del Nord”.

L’Artico Norvegese – “Arktikos”

Ore 21:15 inizia il nostro “viaggio”, dopo un breve presentazione Cristian con alcune slide iniziali ci introduce alla regione dell’Artico.

L’Artico non è un continente, ma un’area che comprende diversi stati come Canada, USA, Groenlandia, Norvegia e Russia, convenzionalmente delimitata dalla linea del Circolo Polare Artico (66 gradi 33 primi e 39 secondi latitudine Nord), il suo nome deriva dal greco “arktikos” ossia vicino all’Orsa (la costellazione circumpolare dell’orsa Maggiore).

Regione con un bassissima densità di popolazione, 13 abitanti per chilometro quadrato, è una delle mete più ambite per chi ama i panorami incontaminati e per chi cerca l’occasione per immortalare uno degli spettacoli naturali più suggestivi e magici della volta celeste: l’Aurora Boreale.

E’ comunque una regione in cui vivono e crescono oltre 400 varietà di vegetali tra piante da fiore, frutto e frutti di bosco, muschi e licheni si perdono, senza contare una folta presenza di fauna, dalle aquile di mare, i puffin, alla volpe artica, lupo, alce, renna, caribù, foche, balene, orche senza dimenticare ovviamente del re dell’artico: l’Orso Polare.

Il mercato ittico è la vera ricchezza dell’artico, la pesca e il commercio del merluzzo e dell’aringa rappresentano quasi la metà del prodotto interno lordo norvegese. Questi sono gli alcuni degli elementi di questa fredda regione che possono essere soggetto interessante da fotografare.
Ma è indubbio che il principale protagonista fotografico è la cosiddetta Luce del Nord NORDLYS , l’Aurora Boreale.

E’ questa la ragione per cui le regioni artiche norvegesi siano più popolate di turisti in inverno, stagione in cui, per la sua posizione geografica, il sole non sorge mai (o comunque si hanno condizioni di luce crepuscolare) e quindi si può assistere al fenomeno dell’aurora.

La “stagione” delle aurore va da settembre a marzo, ma bisogna sempre considerare che non è facile da vedere, sia per il meteo che per i colori, per quest’ultimo internet crea spesso della aspettative altissime, spesso deludenti.

http://www.imaxstudio.it/northernlightstours/

Come esiste il mal d’Africa, esiste ed è più forte, il mal d’Artico.

Luce del Nord NORDLYS , l’Aurora Boreale.

Cos’è l’aurora boreale?

L’Aurora boreale è un’interazione tra le particelle cariche di protoni ed elettroni (vento solare) provenienti dal sole, e la nostra ionosfera. Gas ionizzato che forma quello che in gergo fisico è definito come plasma freddo (considerato come quarto stato della materia).

Queste particelle possono eccitare (tramite collisioni) gli elettroni di valenza dell’atomo neutro. Dopo un intervallo di tempo caratteristico, tali elettroni ritornano al loro stato iniziale, emettendo fotoni (particelle di luce). Da questo punto di vista i particolari colori di un’aurora dipendono da quali gas sono presenti nell’atmosfera, dal loro stato elettrico e dall’energia delle particelle che li colpiscono. L’ossigeno atomico è responsabile del colore verde, il nitrogeno per il viola, l’azoto causa il colore rosso e il rarissimo blu dagli atomi d’idrogeno.

Per questo motivo l’aurora si manifesta tra gli 80 e i 250 km dalla superficie terrestre in base alla stratificazione dei gas sopracitati. Essendo a notevole altezza, il fenomeno è visto nella sua “forma” ed intensità da qualunque luogo geografico, non offre una vista diversa se osservarla da due luoghi molto distanti, quindi non ha senso spostarsi alla ricerca di una visione differente se non per cercare una nuova prospettiva o un cielo più buio e terso.

L’aurora corre sempre a est ad ovest in direzione nord, condizionata dalla rotazione terrestre e dall’interazione con il suo campo magnetico.

Come e quando vedere/fotografare l’aurora?

Prerequisiti indispensabili che devono essere presenti tutti insieme per vedere le luci del nord:

  • cielo pulito, sgombro da nuvole:
  • ore di buio
  • una buona attività solare
  • tanta fortuna

Quindi qual’è il periodo migliore per vederla?

Partiamo col dire che non esiste il periodo «buono» ed il periodo no. Spesso il periodo migliore corrisponde con l’alta stagione turistica (strano, vero?)  Non è sbagliato, tuttavia. Le Luci del Nord si possono vedere da fine Agosto a metà Aprile, ovviamente maggiori sono le ore di buio, e meglio sarà.Così come spesso avviene, ma non è la regola, in prossimità degli equinozi. Non ci sono quindi mesi migliori di altri.

Cristian però aggiunge una nota importante su cui riflettere nella scelta del periodo: sarebbe consigliabile evitare i mesi più bui dell’inverno (soprattutto dicembre e gennaio) perché non ci sarebbe luce per fotografare gli altri soggetti che meritano attenzione. Con la luce crepuscolare o con la luce dell’alba e il tramonto che durano ore ci sono soggetti che attendono di essere immortalati: il paesaggio, le montagne, la città, insomma l’altra metà del cielo. Concentrare il viaggio esclusivamente sull’aurora può riservare brutte sorprese. La scelta della meta (isole o città) deve tener conto della possibilità di potersi spostare alla ricerca di zone sgombre da nuvole ecc… Per vedere e fotografare l’aurora non è strettamente necessario essere lontanissimi dalla città, in poco tempo si possono raggiungere luoghi bui e suggestivi. Per gli spostamenti è meglio affidarsi a chi conosce le strade ma soprattutto è abituato a guidare su strade ghiacciate.

Cosa portare in valigia?

Se decidete d’intraprende un viaggio nell’Artico Norvegese in caccia dell’Aurora Boreale, possono esservi utili i suggerimenti di Cristian:

  • Per l’abbigliamento valgono gli accorgimenti utilizzati per un’escursione invernale in alta montagna, quindi abiti comodi, caldi, tecnici e traspiranti ricordandosi di vestirsi sempre a strati (intimo termico). Va benissimo un giaccone da sci o piumino d’oca purché sia anti-vento e impermeabile. Pantaloni da sci o in pile da trekking alpino anti-vento e impermeabili.
    E’ fondamentale tenere le estremità coperte, quindi berretto, sciarpa e guanti, maglioni con collo alto Per i piedi evitare doposcì poco traspirabili e tutt’altro che sicuri sul ghiaccio. Preferibili scarponi tecnici impermeabili, caldi e freschi, con suola anti ghiaccio. Volendo i tour operator forniscono tute artiche (vinterdres) oppure è possibile noleggiarle per pochi euro al giorno.

Abbigliamento , un video vale più di mille parole!

“Dress code”
Direct by: Cristian Costa
Shooting and Video editing: Cristian Costa
Copyright: ImaxStudio for Northern ShotsTour

  • Cosa non deve mancare in valigia: torcia frontale indispensabile per preparare l’attrezzatura nel buio, thermos per bevande calde fondamentale per scongiurare la sensazione di freddo “interno”, una sana dose di pazienza.
  • Dal punto di vista fotografico: treppiede per macchina fotografica, batterie di riserva per la fotocamera, considerando che per le mirrorless occorrono almeno 3 batterie per sessione notturna (con il freddo la carica si esaurisce quanto prima). La fotocamera deve avere la possibilità di esposizione manuale “M” .
    Per le ottiche prediligere quelle grandangolari e di grande apertura (diaframma 1.4, 2.8) che abbiano la possibilità di messa a fuoco manuale (impostata su infinito).
    Non è indispensabile ma potrebbe essere comodo un cavo di scatto remoto, in alternativa l’autoscatto per evitare le vibrazioni dovuti alla pressione sul pulsante di scatto.

NON dimenticare mai, qualcosa di caldo da bere e mangiare, ma soprattutto una buona dose di pazienza.

Fotografie di Cristian Costa

Videoclip

“The place where I live”
Direct by: Cristian Costa
Shooting and Video editing: Cristian Costa
Copyright: ImaxStudio

“A City of Lights” – Aurora Chase in Tromsø
Direct by: Cristian Costa
Shooting and Video editing: Cristian Costa
Copyright: ImaxStudio for Northern ShotsTour AS

Cristian Costa: guida sicura ed esperta

Ci sono diversi tour operator che si occupano di viaggi nell’Artico Norvegese per ammirare l’Aurora Boreale ma non è  facile trovare una guida italiana che vive e conosce perfettamente il territorio e che sia pure esperto fotografo di aurore.

Cristian Costa è la guida perfetta, persona squisita e disponibile, con oltre un decennio di esperienza sul campo e per consigliare e seguire il visitatore, sia dal punto di vista turistico che fotografico

http://www.imaxstudio.it/northernlightstours/

Cristian in poche ore ha condiviso con noi la sua grande passione per l’Artico Norvegese e per la magia dell’Aurora Boreale, così esaustivo nella presentazione e nelle spiegazioni da lasciarci con ben poche domande da porre. 

Non ci resta che ringraziarlo per questa bella e interessante serata e augurargli buona luce del nord !