Focus on Audiovisivi progettualita’

FOCUS ON special guests: Melissa Mecenero e Fabio Tacca

Proiezione delle opere, backstage dei progetti e dibattito.

con Melissa Mecenero e Fabio Tacca
di Ass. ne Culturale Officina Fotografica di Romagnano Sesia (NO)

Focus-on audiovisivi progettualita’ – giovedì 17 novembre – Sala Virga – Biblioteca comunale di Inveruno

Abbiamo conosciuto Melissa Mecenero e Fabio Tacca qualche anno fa alla bellissima manifestazione di audiovisivi che, nell’ambito del festival fotografico Oktoberfoto, il gruppo “Foto Club Varese APS” https://www.fotoclubvarese.it/ organizza annualmente. In quell’occasione Melissa ha presentato un meraviglioso audiovisivo che ci ha profondamente colpito. Passato il complicato periodo pandemico abbiamo ripreso i contatti con Melissa e Fabio per organizzare una serata che mostrasse le loro opere nel nostro territorio.

Per l’occasione, considerata la qualità dei lavori proposti, l’amministrazione comunale e la biblioteca di Inveruno hanno reso disponibile la sala Virga, lo spazio polifunzionale dove si tengono vari tipi di incontri, mostre ed eventi, tra questi l’esposizione principale del festival della fotografia di Inveruno: Inver1PhotoFest. L’incontro con Melissa e Fabio si è tenuto nella serata del 17 novembre 2022. La sala Virga, quasi piena di un pubblico composto per la maggior parte di fotografi, ha offerto un ambiente accogliente e confortevole agli autori e al pubblico.

Fabio ha presentato l’opera “Silenzi urbani. Il terzo spazio”, un’esplorazione distopica di alcuni frequentati spazi Milanesi. L’audiovisivo alterna viste d’insieme a dettagli, prospettive inaspettate e punti di vista originali, soggetti noti e attimi di apparente ordinaria quotidianità. Il lavoro privo di evidenti soggetti umani grida a una forte ricerca di umanità,  il bianco e nero utilizzato enfatizza e drammatizza le forme dilatando gli spazi quasi negandone il tempo. Il brano “Sirius” di Mike Oldfield appare la scelta ottimale per amplificare la disturbante carica narrativa delle immagini.

Melissa ha presentato “Un po’ più in là…“, un progetto realizzato in bianco e nero, durato quasi 2 anni e sviluppato su 4 stagioni. “Un po’ più in là…“ propone scatti di bimbi e ragazzini in una sognante ambientazione che riproduce accuratamente i costumi, i modi e le gesta della vita nelle cascine piemontesi degli anni ’50. La musica è stata realizzata appositamente per l’audiovisivo da Roberto Deliperi, bravissimo musicista che attualmente vive a Londra e che per la sua cara amica Melissa ha realizzato questo brano che veste di musica ogni singolo scatto e sequenza, un ritmo, un ritornello orecchiabile fin dal primo ascolto che ti ritrovi a canticchiarlo da subito (come il breve intermezzo, appositamente voluto, che si rifà alle musiche del Benny Hill show). A proposito dell’accompagnamento delle foto, il montaggio puntuale e dinamico di Mario Motta armonizza e valorizza fotografie e musica.

Gli autori hanno raccontato della realizzazione degli audiovisivi accompagnando la narrazione con fotografie di back stage, alternando piccoli aneddoti a punti di vista personali sulla fotografia. Nel finale a sorpresa Melissa ci ha svelato la presenza in sala di alcuni dei protagonisti del suo progetto, quei bimbi che in costume anni ’50 si sono prestati al suo progetto sono ora deliziosi ragazzini che potrebbero essere i soggetti di un prossimo progetto.

Melissa e Fabio sono grandi amici, entrambi fotografi per diletto sono riusciti, con stili diversi e un grandissimo spirito di collaborazione, a portare la rispettiva fotografia a livelli espressivi di grande interesse. Vederli sviluppare la serata, assistere al loro modo di condividere le rispettive presentazioni, il legame e la voglia di divertirsi, sono stati elementi che hanno dato ulteriore piacere arricchendo il pubblico della serata di vibrazioni positive.

Per concludere un doveroso ringraziamento anche agli amici di “Officina Fotografica”, di cui Melissa e Fabio sono soci molto attivi, che hanno partecipato numerosi e calorosamente.

Sito dell’associazione http://www.acofficinafotografica.it/ e pagina Facebook https://www.facebook.com/groups/385760448503/ che consigliamo di visitare.

Focus-on Audiovisivi progettualita’

Melissa Mecenero: UN PO’ Più IN Là…

…se c’è qualcosa in gioco per l’artista ci sono buone possibilità che ci sia qualcosa in gioco pure per lo spettatore. Il risultato finale sarà uno scambio, nel quale entrambi finiscono per diventare persone diverse. […] L’arte non dovrebbe lasciarci inalterati.

L’arte ha bisogno di smuoverti, di cambiarti! Colberg.

Un po’ più in là è il mio scappare dal solito tran tran , un ritorno a quell’ infanzia genuina vissuta ed in parte immaginata. I giochi dei miei anni ’80 che si mixano con quegli anni ’50 che riesco a vivere , non so come, non so perché.

Il “tanto” del poco , dei vecchi cortili.

… se i cuori battono e si incontrano , i progetti nascono…

Progetto fotografico : Melissa Mecenero

Anno di sviluppo : 2018/2019
Locations : Lenta / Gattinara

Fabio Tacca: SILENZI URBANI, IL TERZO SPAZIO. MILANO E LE SUE FORME

Nella grande città reticolare, lo “spettatore” incrocia, spesso inconsapevolmente, passaggi, intersezioni, piazze definiti dagli urbanisti come il “terzo spazio”, una zona di contatto che ha lo scopo di riarticolare la segregazione dei cittadini, dei lavoratori e dei turisti in una rinnovata identità con nuovi spazi da vivere.

Il “terzo spazio” si palesa con inedite forme, “cose che gli altri non vedono: quelle che vivono all’ombra delle sorelle ammirate”.

 

Progetto fotografico : Fabio Tacca
Anno di sviluppo : 2018/2019
Locations : Milano

Chi è Melissa Mecenero

Melissa Mecenero

Melissa Mecenero

12 gennaio 1977, sono nata a Biella in una fredda mattina di gennaio e le prime cose che ho visto e sentito sono stati i miei genitori ed il loro calore.

Sono cresciuta in una famiglia folle. Sono l’ultima di tre figli, insieme ai miei fratelli abbiamo trasformato la casa in una specie di manicomio in cui ci si divertiva molto e sembrava che ciascuno stesse facendo una cosa diversa, quando in realtà, tutti stavamo facendo la stessa cosa : crescere.

Il 90% delle cose che c’è da sapere sulla vita le ho imparate vivendo con questa tribù. Osservare, apprezzare i dettagli, immortalare momenti, vivere le emozioni del quotidiano.

Ho frequentato il liceo artistico, dipingevo. Ho iniziato a scattare foto “delle vacanze” , senza tecnicismi, se non la guida della composizione e del colore. Adoravo l’attesa impaziente dell’arrivo a casa per poter sviluppare i rullini e rivivere in quelle immagini le emozioni di una estate ormai nel cassetto dei ricordi.

Un’adolescenza nella norma la mia, a parte i mille richiami “Meli…basta foto”.

Ho dipinto per diverso tempo, ma poi, in seguito alla nascita di mia figlia Alice, nel 2011 , ho capito che la mia “vocazione” era alla fotografia piuttosto che alla pittura. Congelavo momenti, la sua crescita, la sua spontaneità, i suoi occhi.

Così nel 2014 l’incontro con l’associazione fotografica “Officina Fotografica“ di Romagnano Sesia . Ho frequentato il corso base, conosciuto professionisti, e sperimentato diversi “generi”, ma soprattutto ho conosciuto persone fantastiche, luminose quanto un lampo di flash per le quali nutro profonda ammirazione e amicizia.

Sono co-fondatrice, insieme ad altri tre amici, del #collettivo17, un collettivo di fotografia documentaria creato nel 2018 a Fuerteventura (Isole Canarie, Spagna), uno sperimento a più mani supervisionato dalla curatrice Laura Manione. Idea nata e per la passione per la fotografia e per l’idea della condivisione di un viaggio.

Adoro fotografare eventi musicali, la street, il reportage e sono fortemente appassionata di ritratto ambientato. Da quest’ultimo la nascita e realizzazione del mio progetto “Un po’ più in là” nel 2019.

Un progetto realizzato in bianco e nero, quasi 2 anni di lavoro, sviluppato su 4 stagioni, ma soprattutto “sentito” dal cuore. Un mio viaggio spazio-temporale, un ritorno all’ infanzia. E aggiungo, un omaggio ad uno tra i miei fotografi preferiti, Robert Doisneau.

Sono in continua sperimentazione, posseggo uno studio foto condiviso con l’amico Michele, dal quale sto imparando l’utilizzo delle luci da studio, essendo io amante della luce naturale, ovviamente.

Credo nell’ autenticità delle emozioni, la semplicità del condividere, la musica (che mi accompagna ovunque, anche nei miei “viaggi spazio/temporali).
Credo che la fotografia sia la mia migliore forma di comunicazione, il credo della mia anima.
Non ho la pretesa di insegnare niente a nessuno (a parte alla mia bimba che metto nelle condizioni di imparare più che insegnare a lei qualcosa), ma di testimoniare il fatto che la vita ha sempre il migliore copyright.

 

L’arte ha bisogno di smuoverti, di cambiarti!
(cit. Colberg)

Chi è Fabio Tacca

Fabio Tacca

Assistente amministrativo per necessità; istruttore di tennistavolo, accompagnatore cicloturistico e fotografo per passione.
Un passato “analogico”; ricco di soddisfazioni grazie alle fotocamere Olympus OM10 e Nikon F4.

Con l’avvento del digitale mi allontano dal mondo della fotografia per poi, dopo qualche anno, riprendere a scattare con una compatta, una Nikon E7600.

Nel 2014 tornata la passione per la fotografia acquisto, da un venditore delI’Isola di Man, una Nikon D70.

Nel 2016, dopo un corso di fotografia base, entro a far pare della grande famiglia dell’Associazione Culturale Officina Fotografica di Romagnano Sesia (NO).
Attualmente scatto con Nikon D750, una gran bella macchina!

Sono co-founder del Collettivo17, strumento di sperimentazione di “scrittura fotografica documentaria collettiva” a più mani, fondato a Fuerteventura nel 2018 e del Collettivo Kliccando, quattro autori, quattro stili e un’unica passione, la fotografia.

Mi piace definirmi come cacciatore di emozioni. Attraverso le immagini vorrei far conoscere la mia ricerca introspettiva per far scoprire la mia anima, il mio messaggio, il mio costante bisogno di comunicare.
I generi fotografici che più mi appassionano sono la street photography, gli eventi musicali ed artistici, il ritratto.