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Gli audiovisivi fotografici, progettualità

Proiezione delle opere, backstage dei progetti e dibattito.

con Melissa Mecenero e Fabio Tacca
di Ass. ne Culturale Officina Fotografica di Romagnano Sesia (NO)

giovedì 17 novembre – ore 21:30 – Biblioteca Inveruno – Sala Virga – Largo Sandro Pertini 2 – Inveruno

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Incontro pubblico con gli autori: Melissa Mecenero e Fabio Tacca

Foto In Fuga, Fotoclub di Inveruno, è lieto di invitarvi a uno dei nostri eventi Focus-On, serata di approfondimento fotografico. Questa serata si terra grazie alla collaborazione con l’Associazione Culturale “Officina Fotografica”, con sede a Romagnano Sesia (Novara) e per la preziosa disponibilità di due loro bravissimi autori e grandi amici: Melissa Mecenero e Fabio Tacca.

L’incontro si svolgerà presso la sala Virga della biblioteca Comunale di Inveruno, ingresso dalle 21:00, inizio dell’evento alle 21:30.

In questa serata conosceremo i due autori che, oltre a mostrare alcune loro opere, ci sveleranno i retroscena e i dietro le quinte della realizzazione dei progetti fotografici, a fine evento ci sarà spazio per le domande e le curiosità del pubblico.

Melissa Mecenero è una simpaticissima fotografa con alle spalle studi di liceo artistico, una passione per la pittura che nel tempo l’ha portata ad incontrare la fotografia. Melissa ci racconta “Un po’ più in là…“, un progetto realizzato in bianco e nero, durato quasi 2 anni e sviluppato su 4 stagioni, che riporta l’autrice all’infanzia con “il tanto del poco , dei vecchi cortili”.. Un omaggio di Melissa a uno tra i suoi fotografi preferiti: Robert Doisneau.

Fabio Tacca, persona gioiosa quanto abile con la macchina fotografica, si definisce “Assistente amministrativo per necessità; istruttore di tennistavolo, accompagnatore cicloturistico e fotografo per passione.” ci racconterà il progetto fotografico che ha dato vita al suo audiovisivo “Silenzi urbani, il terzo spazio. Milano e le sue forme“.

I due autori sono grandi amici e ottimi collaboratori, ci aspettiamo una serata interessante, divertente e frizzante.

Invitiamo la cittadinanza a partecipare numerosa.

UN PO’ Più IN Là…

…se c’è qualcosa in gioco per l’artista ci sono buone possibilità che ci sia qualcosa in gioco pure per lo spettatore. Il risultato finale sarà uno scambio, nel quale entrambi finiscono per diventare persone diverse. […] L’arte non dovrebbe lasciarci inalterati.

L’arte ha bisogno di smuoverti, di cambiarti! Colberg.

Un po’ più in là è il mio scappare dal solito tran tran , un ritorno a quell’ infanzia genuina vissuta ed in parte immaginata. I giochi dei miei anni ’80 che si mixano con quegli anni ’50 che riesco a vivere , non so come, non so perché.

Il “tanto” del poco , dei vecchi cortili.

… se i cuori battono e si incontrano , i progetti nascono…

Progetto fotografico : Melissa Mecenero

Anno di sviluppo : 2018/2019
Locations : Lenta / Gattinara

SILENZI URBANI, IL TERZO SPAZIO. MILANO E LE SUE FORME

Nella grande città reticolare, lo “spettatore” incrocia, spesso inconsapevolmente, passaggi, intersezioni, piazze definiti dagli urbanisti come il “terzo spazio”, una zona di contatto che ha lo scopo di riarticolare la segregazione dei cittadini, dei lavoratori e dei turisti in una rinnovata identità con nuovi spazi da vivere.

Il “terzo spazio” si palesa con inedite forme, “cose che gli altri non vedono: quelle che vivono all’ombra delle sorelle ammirate”.

 

Progetto fotografico : Fabio Tacca
Anno di sviluppo : 2018/2019
Locations : Milano

Chi è Melissa Mecenero

Melissa Mecenero

Melissa Mecenero

12 gennaio 1977, sono nata a Biella in una fredda mattina di gennaio e le prime cose che ho visto e sentito sono stati i miei genitori ed il loro calore.

Sono cresciuta in una famiglia folle. Sono l’ultima di tre figli, insieme ai miei fratelli abbiamo trasformato la casa in una specie di manicomio in cui ci si divertiva molto e sembrava che ciascuno stesse facendo una cosa diversa, quando in realtà, tutti stavamo facendo la stessa cosa : crescere.

Il 90% delle cose che c’è da sapere sulla vita le ho imparate vivendo con questa tribù. Osservare, apprezzare i dettagli, immortalare momenti, vivere le emozioni del quotidiano.

Ho frequentato il liceo artistico, dipingevo. Ho iniziato a scattare foto “delle vacanze” , senza tecnicismi, se non la guida della composizione e del colore. Adoravo l’attesa impaziente dell’arrivo a casa per poter sviluppare i rullini e rivivere in quelle immagini le emozioni di una estate ormai nel cassetto dei ricordi.

Un’adolescenza nella norma la mia, a parte i mille richiami “Meli…basta foto”.

Ho dipinto per diverso tempo, ma poi, in seguito alla nascita di mia figlia Alice, nel 2011 , ho capito che la mia “vocazione” era alla fotografia piuttosto che alla pittura. Congelavo momenti, la sua crescita, la sua spontaneità, i suoi occhi.

Così nel 2014 l’incontro con l’associazione fotografica “Officina Fotografica“ di Romagnano Sesia . Ho frequentato il corso base, conosciuto professionisti, e sperimentato diversi “generi”, ma soprattutto ho conosciuto persone fantastiche, luminose quanto un lampo di flash per le quali nutro profonda ammirazione e amicizia.

Sono co-fondatrice, insieme ad altri tre amici, del #collettivo17, un collettivo di fotografia documentaria creato nel 2018 a Fuerteventura (Isole Canarie, Spagna), uno sperimento a più mani supervisionato dalla curatrice Laura Manione. Idea nata e per la passione per la fotografia e per l’idea della condivisione di un viaggio.

Adoro fotografare eventi musicali, la street, il reportage e sono fortemente appassionata di ritratto ambientato. Da quest’ultimo la nascita e realizzazione del mio progetto “Un po’ più in là” nel 2019.

Un progetto realizzato in bianco e nero, quasi 2 anni di lavoro, sviluppato su 4 stagioni, ma soprattutto “sentito” dal cuore. Un mio viaggio spazio-temporale, un ritorno all’ infanzia. E aggiungo, un omaggio ad uno tra i miei fotografi preferiti, Robert Doisneau.

Sono in continua sperimentazione, posseggo uno studio foto condiviso con l’amico Michele, dal quale sto imparando l’utilizzo delle luci da studio, essendo io amante della luce naturale, ovviamente.

Credo nell’ autenticità delle emozioni, la semplicità del condividere, la musica (che mi accompagna ovunque, anche nei miei “viaggi spazio/temporali).
Credo che la fotografia sia la mia migliore forma di comunicazione, il credo della mia anima.
Non ho la pretesa di insegnare niente a nessuno (a parte alla mia bimba che metto nelle condizioni di imparare più che insegnare a lei qualcosa), ma di testimoniare il fatto che la vita ha sempre il migliore copyright.

 

L’arte ha bisogno di smuoverti, di cambiarti!
(cit. Colberg)

Chi è Fabio Tacca

Fabio Tacca

Assistente amministrativo per necessità; istruttore di tennistavolo, accompagnatore cicloturistico e fotografo per passione.
Un passato “analogico”; ricco di soddisfazioni grazie alle fotocamere Olympus OM10 e Nikon F4.

Con l’avvento del digitale mi allontano dal mondo della fotografia per poi, dopo qualche anno, riprendere a scattare con una compatta, una Nikon E7600.

Nel 2014 tornata la passione per la fotografia acquisto, da un venditore delI’Isola di Man, una Nikon D70.

Nel 2016, dopo un corso di fotografia base, entro a far pare della grande famiglia dell’Associazione Culturale Officina Fotografica di Romagnano Sesia (NO).
Attualmente scatto con Nikon D750, una gran bella macchina!

Sono co-founder del Collettivo17, strumento di sperimentazione di “scrittura fotografica documentaria collettiva” a più mani, fondato a Fuerteventura nel 2018 e del Collettivo Kliccando, quattro autori, quattro stili e un’unica passione, la fotografia.

Mi piace definirmi come cacciatore di emozioni. Attraverso le immagini vorrei far conoscere la mia ricerca introspettiva per far scoprire la mia anima, il mio messaggio, il mio costante bisogno di comunicare.
I generi fotografici che più mi appassionano sono la street photography, gli eventi musicali ed artistici, il ritratto.

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