Uscita fotografica al carnevale di Venezia

Carnevale di Venezia “La natura fantastica” – 2013

L’uscita fotografica al Carnevale di Venezia, decisamente storta!

Riguardo la foto “storta” del carnevale di Venezia e mi viene da sorridere.

È stata una bella giornata, bellissima! È sempre molto bello organizzare uscite con il nostro fotoclub, entusiasmante! L’attesa del treno, il viaggio ricolmo di risate e di battute, l’attesa di Laura e la sua corsa per riuscire a raggiungere la carrozza… ogni momento è stato vissuto per la passione che ci accomuna e per come riusciamo a stare bene insieme.

«Arriviamo in laguna carichissimi», scrive Serena, « e, memori della bellissima esperienza dell’anno passato, le aspettative per la giornata sono altissime (anche se il mio umore non è propriamente dei migliori). Decido di relegare i cattivi pensieri in un angolino della mia testa per lasciar posto al divertimento e agli amici che mi accompagnano».

Le parole di Serena sono parole di tanti del gruppo ma purtroppo quest’anno, è vero!, le maschere veneziane erano davvero poche, non scenografiche all’altezza di un titolo risonante, “La natura fantastica”.

Mi rinfrancano poi alcuni commenti, come quello di Carlo:

«la missione erano le maschere, ma personalmente tornare a Venezia per fare street dopo due anni… e ogni volta mi prendo appunti fotografici per il prossimo soggiorno».

In ogni caso il prossimo anno ci organizzeremo in modo da andare nell’ultima settimana del carnevale senza farci abbagliare dal programma che è un richiamo esclusivamente turistico.

Un po’ delusi ma non abbattuti abbiamo comunque vissuto una giornata intensa (i piedi ringraziano sempre!!).

Una prima tappa, suggerita da Astro, a “La Libreria dell’Acqua Alta”.

Posto così originale da sembrare quasi incredibile. Libri, nuovi e usati, disposti all’interno di scaffali decisamente strani: barche, gondole, canoe, vasche e ovunque sia possibile infilarli e accatastarli.

Libri trasformati in veri e propri oggetti d’arredamento, libri che diventano gradini per affacciarsi sulla laguna, davvero un posto incredibile, forse unico. …e ancora poster, quaderni, manichini, remi e gatti… Sì sì, gatti veri, che adornano ed abitano questo luogo coloratissimo e simpatico.

Serena la descriverà così:

«Una piccola, ma molto pittoresca, libreria. Trattandosi di libri non riesco a farmi scappare l’occasione di respirare la loro magia» e prosegue «mi ritrovo a scoprire un angolino della città che più di altri riesce a catapultarmi nell’atmosfera giusta».

Dopo questa stravagante visita, grazie al suggerimento di Selena, che aveva letto attentamente il programma, abbiamo assistito a :

“La bestia dietro la maschera – la Natura Fantastica dei volti di cuoio”.

Si è trattato di una lezione/dimostrazione di Pantakin Commedia su alcune delle maschere più conosciute della tradizione della commedia dell’arte italiana.

Eravamo tutti a bocca aperta!

Con una bravura davvero eccezionale l’attore di Pantakin è passato da Arlecchino a Pantalone de Bisognosi, al Dottor Balanzone, al Capitano, in men che non si dica, con una mimica e con le parlate dialettali tipiche di ogni personaggio.

Bravissimo!! Siamo usciti dal Teatro San Gallo sorridenti e paghi di esserci stati.

Nel nostro camminare e camminare e camminare, sempre con Marghy – la nostra margherita palloncino sgargiante segnala-fuggiaschi -, abbiamo potuto ammirare e fotografare decoratori d’eccezione intenti nel loro lavoro: rossi, oro e gialli sapientemente dipinti su maschere che diventano poi oggetti preziosi e unici, ricordi di un immortale Venezia.

I fuggiaschi, si sa, son sempre positivi e l’assenza delle maschere «è stato un modo per sollecitare ancor di più la creatività di ognuno, alla ricerca di nuovi spunti, dalle maschere appese sui carretti degli ambulanti alle vetrine nascoste nei vicoli agli scorci meravigliosi di questa città» come scrive Monica.

Non ci siamo fatti mancare nulla; pizza o panini o pesciolini fritti, caldi e croccanti, per rinfrancarsi dalle fatiche della passeggiata veneziana. Le ore sono passate veloci e la giornata stava per terminare.

Serena commenta: «la mia giornata a Venezia finisce con tanta stanchezza addosso ma con anche tanta soddisfazione e il merito è tutto di un gruppo di persone meraviglioso che è capace di risollevare anche l’umore più nero e trasformarlo in gioia. Poter condividere la mia passione con voi è impagabile».

Il treno ci riporta a casa (con un bel po’ di ritardo!!): risuonano risate, chiacchiere e anche qualche “ronfatina”. Si ripongono le macchine fotografiche, si riposano i piedi di fotografi, amici e sherpa che per l’occasione odierna di sono trasformati in “cacciatori di maschere”.

Con noi arriva in Centrale anche Marghy e resterà finché metterò piede fuori dalla stazione dove, per caso?, si scioglierà dal filo che la teneva per volare nel cielo e ritrovare, mi piace pensare, la Venezia in cui ci ha guidato.

La guardo sparire nel cielo e dedico a lei, all’immortale Venezia e a chi ancora ne rimane affascinato, le parole di Luciana, un’amica di Foto in Fuga che scrive:

“Venezia, superba regina, padrona delle tue calli con i tuoi toni di luce e paesaggi incantati.

Come un battito di ventaglio le gondole si dondolano nell’acqua, lasciandosi cullare in attesa di un cultore, un amante fotografo, che immortali il suo ondeggiare.

Ora i giochi di luce abbagliano, come un set fotografico ingolosiscono il fotografo a cogliere l’attimo. Ma ecco le maschere che come angeli caduti dal cielo appaiono per farsi perpetuare giocando e nascondendosi facendosi desiderare ai flash golosi di arte.

Tu fotografo stai al gioco ti pieghi, ti sposti con il tuo obiettivo per farti incantare e cogliere l’attimo, il lampo migliore, quello da… immortalare e, felice, te ne ritorni con il tuo flash ormai domato.”

E per finire amici…

un ringraziamento a chi ha partecipato e a chi avrebbe voluto ma non ha potuto esserci, a chi ha suggerito e a chi ha accettato i suggerimenti.

Un grazie particolare a Marghy che ci ha permesso di non perderci mai di vista e di essere osservati simpaticamente da tutti. Anche Luca si era affezionato a Marghy nonostante abbia tentato la sua eliminazione un paio di volte!!

Grazie anche a Emma, un’anziana signora che non solo ci ha indicato ma anche accompagnato a La Libreria Acqua Alta, in Calle Lunga Santa Maria Formosa. Con il navigatore di Mauro, col fischio che ci saremmo arrivati! 🙂

Un grazie al mio team di redattori che mi hanno permesso di fare un lavoro “multi pensiero” in perfetto spirito fuggiasco di armonia e collaborazione: Carlo Milani, Serena Ghelfi, Luciana Faustini e Selena Chinnici.

Un grazie a Laura, che nonostante l’affanno e l’ansia di perdere il treno (non a causa sua!!), ha vissuto una giornata intensa e si è prestata anche a farmi da correttrice di bozze.

Un grazie anche a te che leggi… e che magari non c’eri e non hai potuto rispondere al nostro invito di partecipare… perché così sai cosa ti sei perso!! :-))

Carnevale Venezia
Carnevale-Venezia
Carnevale Venezia
Carnevale Venezia
Carnevale Venezia
Carnevale Venezia

Fuggiaschi al Carnevale di Venezia

Un saluto ai compagni di gita a questa edizione del carnevale di Venezia, partendo da sinistra: – Cristina e “Marghi”, Maurino, Claudio, Carlo, Alex, Stefano, Laura, Roger, Sere, Chiara, Giò, Luca, Gualberto, Reby, Mauro, Selena e Luigi.

Carnevale Venezia
Carnevale Venezia
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